247 poli istriani il commissario imperiale co. Raimondo de Thurn (1). Eguali intelligenze teneva l’Austria in Dalmazia specialmente coi nobili (2). Il proveditore Andrea Querini dava l’esempio dell’ avversione al nuovo governo, ricusando di ricevere i commissarii da questo mandati. Nicolò Morosini arrivato cogli Schiavoni e sbarcatili, continuava a tenersi a bordo davanti a Zara, senza far mostra di riconoscere il nuovo governo, protestando, anzi, come più sopra si è veduto, contro di esso (8). Ed intanto gli Schiavoni sbarcati correvano depredando, levando a rumore il paese ; giravano manifesti provocatori, che designavano al furore del popolo cittadini favorevoli alla democrazia, si diffondevano notizie della pace conchiusa tra Francia ed Austria, con cessione a questa dell’Istria e della Dalmazia ; in Traù e Sebenico la popolazione insorgeva contro i possidenti, nella prima alzavasi la bandiera di s. Marco, nell’ ultima gli eccessi arrivarono fino all’ assassinamento del console francese (4). Laonde ingenera-vasi in molti un desiderio della venuta degli Austriaci, che mettessero termine a tanti orrori. A queste notizie partivano da Trieste e da Fiume i generali austriaci Rucavina e Lusignana e il colonnello Casimir con quattro mila uomini, e dopo il ritardo di qualche giorno, cagionato dai venti contrarii, si presentavano intorno a Zara al primo di luglio. I Zaratini, al vederli, li salutarono con gioia ; sonarono le campane, (1) Storia dell’ anno 1798 libro IV, 10 giugno 1797. (2) Rapporto Zuliani Dem. 0. S. Ili, e Municipalità Lettere a diversi. (3) Rapporto Sordina contro Andrea Querini e Nicolò Morosini che colla loro negligenza e mala volontà lasciarono corso agli ecc«ssi e favorirono 1’ occupazione austriaca. Raccolta, carte pubbliche Gatti t. VI, p. 211. (4) Rapporto Zuliani Dem. 0. S. Ili,