81 dare buone parole ed intavolare negoziazioni quando si volevano fatti positivi ; che il termine dal suo generale prefisso per incominciare le ostilità era spirato, e che se entro la giornata non venivano pienamente soddisfatte tutte le richieste contenute nella memoria presentata dal ministro Lallement, egli dichiarava la guerra, e partendo sul momento, avrebbe, pei pieni poteri di cui era investito, dato ordine ai varii corpi di truppe stanzianti in Padova, Vicenza, Verona, Treviso e Friuli, di cominciare sull’ istante le ostilità. « A così veemente intimazione, riferiva il Pesaro, devo solo riconoscere come un effetto della divina assistenza di aver potuto conservare tanta calma di spirito da rispondergli tranquillamente, che io non poteva in nessun modo incaricarmi di tale commissione per l’Eccellentissimo Senato, che questo era assai male corrispondere alle ingenue e solenni dichiarazioni e alla costanza dell’ amichevole condotta della Repubblica, e che finalmente dopo di avere 10 stesso lavorato con indefessa cura per ben dieci mesi a conservare fra i due governi la buona armonia ed intelligenza, non credeva potermi meritare la trista ricompensa di perdere iu un istante il frutto di tante fatiche, e di essere apportatore di una decisa rottura. » — « Ebbene, avea soggiunto Junot, io la pubblicherò dunque con manifesti che farò spargere per la città e per tutto lo Stato. » Non lasciò il Pesaro di fargli osservare la violenza di un tal atto ; 11 dialogo si andava sempre più riscaldando e prendendo l’aspetto di un vero alterco, finche a forza di dilucidazioni e di parole riuscì a tanto, che il Junot consentisse a restringere le sue momentanee esigenze alla pronta consegna dei Polacchi fatti prigionieri nello scontro di Salò, dichiarando però che su questa non ammetterebbe tergiversazione alcuna. Grli rappresentò Pesaro com’ era impossibile potersi ciò fare istantaneamente, ma che avanti sera gli darebbe Vol. X. 11