159 de doverghe far noto tutto, anche per non defraudar quei benemeriti cittadini, che ha avudo el merito con la loro istancabilità, pazienza ed attività de ottener el rad-dolcimento delle condizion da principio proposte. Le attenda con pazienza però l’ultima carta, e le vedrà che la Previdenza non ne voi abandonar, e che l’ha condotto le cose a termini meno estremi de quello se aveva occasion de temer. » La Parte sarà posta col Nostro nome come l’altra volta perchè el momento xe urgente, e le ghe ne sentirà 1’ estesa ». Rinforzò tali parole il consigliere Giovanni Minotto dimostrando come il partito fosse inevitabile; prese ad analizzare i varii dispacci e le relazioni dei deputati, specialmente quella del proveditor straordinario Angelo Giacomo Giustinian ; lesse una lettera fulminante del generale Berthier dai margine della laguna (1), in data del due, che accordava solo quattro giorni di armistizio ; lesse il memoriale di Lallement che non lasciava più che quarantotto ore di tempo alla risposta circa alle domandate soddisfazioni (2), carte tutte che provavano l’assoluta volontà dei Francesi, ai quali era ormai evidentemente impossibile di resistere. Anche il capo della Quarantia criminale Antonio Bembo parlò in appoggio della proposizione, ed il Maggior Consiglio vi aderì colle lagrime agli occhi con quasi unanimità de’ suoi voti, mentre furono 701 gli affermativi contro 27 negativi e non sinceri. Prosa questa deliberazione, fu dagli avogadori di co-mun fatto eseguire 1’ arresto dei tre Inquisitori, i quali furono dapprima trasportati a s. Giorgio Maggiore, poi il 7 giuguo, caduto il governo, a s. Michele di Murano (8), (1) Raccolta, pag. 238, e Del. M. C. (2) Raccolta, pag. 239. (3) Democrazia,, 0. S. Filza 1.