305 francesi gavazzavano nell’ Arsenale, e vi. appiccavano il fuoco, or in un sito, or nell’ altro (1) ; ardevansi gli ornamenti del Bucentoro per raccoglierne 1’ oro ; si vendevano a vii prezzo i più rari oggetti dell’ arte nella Scuola dei Mercanti alla Madonna dell’ Orto ; i soldati vi bruciavano le panche con ispalliere di magnifici intagli (2), disperdevano i quadri, distruggevano l’altare con colonne dorate. Si offerivano alla vendita a pubblico mercato due milioni e mezzo di biscotti, e quarantaquattro mila moggia di sale (3) ; e non avendo trovato compratori fu obbligato il ceto mercantile, al quale si univano alcuni possidenti, a farne 1’ acquisto per effettivi ducati 150 mila ; e non pertanto fu alienata ancora quantità grande di sale al minuto sino ad un soldo la libbra e meno, onde tutt’ i bottegai e le private famiglie ne fecero provista, abbondanti. L’Haller mandò il suo segretario Brunet, chiedendo il valore della badia di Vangadizza e d’altri terreni, come provenienti dalla Casa d’ Este (4) ; si esigettero a forza dagli ex-Inqui-sitori, di nuovo arrestati, e con minaccia di trasportarli a Ferrara, lire 131,250, che furono pagate lire 60,797 in diamanti e lire 70,453 in denaro, con che ottennero piena quitanza dai commissarii Brunet e Rolland (5). E perchè nessuna molestia mancasse, il Serrurier risvegliava le antiche pretese della ditta Chomel e Jourdan (6). Si vollero altri libri e quadri preziosi ; e fu incaricato il commissario Bassal di visitare gli archivii ed asportarne quante carte (1) Comitato segreto, Sessioni private. (2) Democrazia 0. S. II. (3) Memoria di quanto è successo ecc. (4) Ibid. (5) 23 nov. (17 nevoso) Commissione dei cinque. (6) 27 nov. Ibid. Vol. X. 39