a68 concitata sua azione, il suo canto mostravano quell’inspirazione che il più cieco de’suoi detrattori si sforzerebbe invan di negarle. E se fin allora ognuno le concedeva il meno ardito vanto di facilepoeta anacreontico, que’ versi, quell’estro la mostrarono egualmente accomodata e disposta al grande e all’ eroico, quale pur dimostra-vasi venerdì sera nelle stanze sulla Tomba di Raffaello, nei decasillabi à.’Attilio Regolo j a nulla dire di quell’idillio di Arianna e Bacco in settenari, che non si potrebbe in altra guisa qualificare, se non come parto delle greche muse: cosi spontaneo, e pieno di felici immagini e di attiche grazie era il suo canto ! Per quanto siffatto elogio possa sembrare esagerato e mosso da parziale ammirazione, esso è pure il verace linguaggio del pubblico. E vaglia a confermarlo che fra’ suoi uditori la illustre poetessa contava ogni sera quante più gentili persone per ingegno e per lettere accoglie la nostra colta città.