167 Infatti in quel di comparso il doge (1) più dolente, più sbigottito che mai, sponeva con voce flebile, e che mostrava l’abbattimento dell’ animo, come essendo dimostrata per le replicate relazioni dei preposti alla difesa delle lagune e dell’ interno, l’impossibilità di una efficace difesa, non potevasi fare sicuro assegnamento neppure sulla fede delle persone che dovrebbero agire, in gran parte già infette dalle massime rivoluzionarie ; ribellata la Terraferma, vana ogni speranza di soccorso da estere potenze, i Francesi invece a ridosso ; essere dunque necessario di pensar seriamente e con tutta prontezza a salvare, se non la costituzione e lo Stato, almeno le vite, la religione e le sostanze dei cittadini, approfittando della mediazione del Villetard, il quale però s’era espresso non esservi altro mezzo per calmare lo sdegno di Bonaparte salvo quello di sciogliere 1’ Aristocrazia, da lui chiamata anzi Oligarchia, e rendere al popolo la sua autorità, che sarebbe protetta e tutelata dalle truppe francesi, le quali altrimenti l’avrebbero da se fatta x'iconoscere colla forza delle baionette. Disse quindi che credeva cosa necessaria, per prevenire tutt’ i possibili disastri, e per guarentire almeno la sicurezza personale e de’ beni, di eleggere alcuni cittadini, i quali con destrezza ed attività convenissero con esso segretario francese dei modi più cauti e sicuri affinchè, senza veruna perturbazione, si potesse operare il meditato cangiamento di governo, voluto pur troppo dalle imperiose, ineluttabili emergenze ; ed egli stesso dando pruova di personale abnegazione, primo di tutti dichia-ravasi pronto a deporre le ducali insegne, eccitando gli altri ad imitarlo nella rinunzia a’ propri magistrati. Siffatte parole furono di profondo cordoglio ai buoni, (1) Otto anni, pag. 359.