io8 aspetta uno spirito gentile, che ha dato su in terra più briga alle cento bocche della fama, n’ebbe più onori e ricchezze che non n’ebbero re e imperatori. Spicciati : cinque medici già si travagliano intorno al suo letto. Caronte. Corro. Il caso è urgente. Eaco. Onora la grand’ ombra, Caronte : vedi che non la battessi col remo, come suoli. i.’ Ombra. Avete udito ? (alle altre ombre) una gran luce sta qui per discendere : oh ! chi mai fia? i." Ombra. Chi fia non so, ma un gran fatto certo dev’ essere, poiché per niente il mondo non si commuove, e forse in lui onorava qualche benefattor grande dell’ uman genere, uu filosofo... Petrarca. Oh che mai dite ! I sapienti si onorano dopo morte. In qualche luogo l’ho scritto: Povera e nuda vai, filosofìa. 3." Ombra. Messer Torquato, che fosse egli qualche pittore, o poeta ? Il Tasso. No, no, questo ve lo assicuro io. Il Domenichìno. Ed io pure. l'Ariosto. O almeno, se é, non verrà d’ Italia. Ben sapete che quivi Apollo e il sacro collegio delle muse non diedero tanto mai da comperarsi un manto.