251 falon. onorandolo co sto atto solenne, e deponendolo bagna del nostro universal amarissimo pianto. Sfoghemose, cittadini, sfoghemose pur ; ma in sti nostri ultimi sentimenti, coi quali sigilemo la nostra gloriosa carriera corsa sotto al Serenissimo Veneto- governo, rivolgemose verso sta insegna che lo rappresenta, e su ella sfoghemo el nostro dolor. Per 377 anni la nostra fede, el nostro valor, 1’ ha sempre custodia per terra e per mar, per tutto dove ne ha chiama i so nemici, che xe stai pur quelli della Religion. Per 377 anni le nostre sostanze, el nostro sangue, le nostre vite, le xe sempre stae per ti, o san Marco ; e felicissimi sempre se avemo reputa, ti con nu, nu con ti ; e sempre con ti sul mar nu semo stai illustri e virtuosi. Nissun con ti n’ ha visto scampar, nissun con ti n’ ha visto vinti e paurosi. Se i tempi presenti, infelicissimi per imprevidenza, per dissension, per arbitri illegali, per vizj offendenti la natura e el gius delle genti, non avesse ti tolto dall’ Italia, per ti in perpetuo sarave stae le nostre sostanze, el sangue, la vita nostra, e piuttosto che vederte vinto e disonora dai toi, el coraggio nostro, la nostra fede, se averave sepelìo sotto de ti. Ma za che altro no ne resta da far per ti, el nostro cuor sia 1’ onoratissima to tomba, e el più puro e el pili grande to elogio le nostre lagrime ». Ragusi pubblicava il seguente manifesto : « La nazione Dalmatina, sempre terribile a’ propri nemici, ha manifestata la più incorrotta fede ed affezione al proprio sovrano del cui governo conserverà grata memoria. Conosce assai la propria forza, la vantaggiosa posizione della vasta sua provincia, i compensi ed utili che le danno le sue isole, i suoi porti, e ciò che sperar deve dalla coltura delle sue terre. Ma tal conoscenza non le inspirò mai idea di rivoluzione. La caduta del Leone veneto, dalla mede-