207 « Fatto ecc. » Lo stesso giorno 16 maggio in cui segnavasi dal Bona-parte il trattato a Milano, la Municipalità indirizzavagli la seguente lettera vituperevolmente servile. « Al cittadino Bonaparte generale in capo dell’armata d’Italia. La Municipalità provisoria eli Venezia. » La Municipalità provisoria di Venezia, dietro l’abdicazione volontaria del fu Maggior Consiglio installata in questo momento, esultando di gioia e penetrata dalla più viva riconoscenza verso il grande e magnanimo suo liberatore, il generale in capo dell’ invincibile armata d’Italia, non conosce altro aflàre più urgente quanto quello di sciogliere le sue prime voci per confessar a tutta l’Europa eh’ essa è debitrice della sua libertà alla gloriosa nazione francese e all’ immortai Bonaparte. » Deputa quindi, con unanime acclamazione e nell’ i-stante stesso, due de’ suoi membri, che sono il cittadino Andrea Fontana e Giuseppe Andrea Giuliani, per porgere a voi, cittadino generale in capo, un tributo della sua profonda gratitudine per un sì segnalato benefizio, e per ‘2.° de nous trouver ù même, si le traité de paix avec l’Empereur ne s’exécutait pas de rallier à nous et de faire tourner à noire avantage tous les efforts du territoire vénitien ; 3.“ de ne pas attirer sur nous l’espèce d’odieux de l’exécution des préliminaires relatifs au territoire vénitien, et en même temps de donner des prétextes, et de faciliter leur exécution ; 4.° et enfin de calmer tout ce qu’on pourrait dire en Europe, puisqu’il est constaté que notre garnison de Venise n’ est qu’une opération momentanée et un acte de protection sollicité par Venise même. Correspondance de Napoléon I.er t. III.