» _ *>> I O J gozianti, un’altra i figli dei padri della patria; poco lunge un liberale caffè v’ invitava colle lusingo delle fresche semate fra nembo e nembo delle pipe odorose; ora quel caffè è chiuso, i figli c i padri della patria si diedero a più pacifici studii, e que’generosi destrieri pascono più liberamente pe’ campi. XXVII. Il parrucchiere inglese. Troppo a lungo la gente si fe lecito d’insultar con l’ironia ed i motteggi un’utile professione, un’arte che interessa tutti gli umani capi; ma nessuno non mi tocchi il mio sig. G. B. quella savia e discreta persona eh’ ha in cura i miei capegli ed una volta al mese ne mozza il rigoglio e li mette in dovere. Oh! che sarebbe senza la perita mano del sig. G. B. il mio povero capo? I crini allungati e giù per le spalle senza norma cadenti, insieme abbaruffati e confusi, mi darebbero l’aspetto d’un selvaggio ol’aria furente d’Oreste o d’un Iacopo Ortis; grazie alle civili sue forbici io sono quello che sono posso mostrarmi fra le oneste persone. Ed anche è da dire dell’ inesauribile sua pazienza; per una volta che si mette al hivoro, dieci uè lo ri-