139 ed artiglierie francesi sul margine dell’Estuario, mentre impegnano l’attività e vigilanza del N. H. luogotenente estraordinario, chiamano egualmente la pubblica previdenza a commettergli d’impedire qualunque ulteriore avanzamento di tali lavori o coll’ uso della forza, o coll’ introdurre la trattativa di un armistizio col comandante delle truppe stesse ad oggetto di ottenere la immediata sospensione di qualunque lavoro ed ostilità fintantoché abbia luogo la conclusione del maneggio di già incamminato col generale in capite Bonaparte. » Andrea Alberti segretario. Ricompostasi la Conferenza si stabili finalmente il modo secondo il quaie il doge dovesse presentare al Maggior Consiglio, da convocarsi il domani, il quadro delle presenti condizioni e la Parte che autorizzava i deputati ad entrare in trattative anche intorno alla forma di governo. Nel momento, in che il secretano Alberti si disponeva a scrivere, il procurator Pesaro colle lagrime agli occhi disse rivolto al più vecchio dei Savi agli ordini (Vettor Sandi) e all’ altro secretarlo Camillo Cassino : Vedo che per la mia patria la xe fìnia : mi non posso sicuramente prestarghe verun ajuto: ogni paese per un galantomo xe patria, nei Svizzeri se poi facilmente occuparse. Poi da quelli confortato, mentre cercavano altresì di sconsigliarlo dall’ accennata partenza, mostrò in apparenza di ricomporsi, e prendendo tabacco, rasserenatosi in volto, si unì al Yalaresso per dettare Ja Parte. Letta questa ed approvata, la Conferenza attendendo, non senza ansietà, la convocazione del Maggior Consiglio il giorno seguente, ad ora tarda si sciolse. Era il primo di maggio, giorno destinato per antico costume alla visita del doge al Monastero delle Vergini,