241 duati artiglieri, era più adattata al presidio d’una nave che di una reai fortezza, costretta a proveder l’armata e le altre isole che ne chiedevano ...» Disponevasi la Municipalità veneziana a mandare a Corfù i suoi Commissarii per ordinarvi il Governo a forma democratica, quando Bonaparte temendo non forse avvenisse che gli abitanti profittando d’ un momento d’anarchia, potessero favorire i disegni della Russia cui erano uniti di religione, scriveva già il 26 maggio al generale Gentili la seguente lettera. « Lo stato maggiore vi avrà già dato 1’ ordine, cittadino generale, di condurvi a Venezia. Il generale Baraguey d’ Hilliers metterà a vostra disposizione due battaglioni della 79.a mezza brigata, quattro cannoni da campo, un ufficiale del genio, 150 mila car-tuccie. Troverete a Venezia cinque fregate comandate dal cittadino Bourdet, v’ imbarcherete su quelle colle vostre genti, valendovi anche d’altre navi di trasporto quando occorra, e partirete quindi, più sollecitamente e più segretamente che potrete, alla volta di Corfù per impadronirvi di tutt’ i possedimenti veneti del Levante. Avrete l’avvertenza di non agire che come ausiliario della Repubblica veneta e d’accordo coi Commissarii che il nuovo governo vi avrà mandato, e porrete il massimo studio a cattivarvi 1’ animo dei popoli, poiché avete bisogno di esser padrone, per poter effettuare qualunque determinazione si fosse a prendere, rispetto alle isole. » E pure mia intenzione che da Venezia si facciano partire con voi due o tre fregate veneziane, e di tal modo il piccolo naviglio sarà rinforzato, e voi comanderete sopra più di duemila uomini. A Corfù o per mare v’ impos-sessei'ete se sarà possibile di tutte le navi da guerra venete che fossero incerte sul partito a cui appigliarsi. Appena giunto a, Corfù scriverete al nostro ambasciatore a Vol. X. 31