116 I prigionieri furono affidati alla benevola custodia dei due nobili Tomaso Mocenigo Soranzo e Domenico Almoro Tiepolo, il Chioggiotto pochi giorni dopo morì delle sue ferite all’ ospitale, dopo avere confermato con giuramento la verità del fatto da lui esposto. Ma quale schiamazzo ne facessero i Francesi, è facile imaginare. Il Lallement scrivendone al suo governo diceva, il bastimento del capitano Laugier essere stato un lo-gro di quattro cannoni diretto al Litorale dell’ Istria, che cacciato tutto il giorno da due legni austriaci avea voluto cercare nelle acque di Venezia un ricovero contro il nemico e contro il cattivo' tempo ; che passando sotto le batterie del Lido avea salutato il Castello con nove tiri di cannone, quando ebbe improvvissamente ordine di arrestarsi ; che gettata l’àncora era venuto a bordo un ufficiale veneziano ordinandogli di levarsi, a cui il capitano avea risposto, adducendo il tempo cattivo, che l’indomani sarebbe partito, ma che chiedeva un ordine scritto e due palischermi per farsi rimorchiare. L’ufficiale allora, secondo egli narrava, erasi ritirato minacciando, e intanto che il bastimento s’apparecchiava ad obbedire, il castello e le navi, colà di stazione, lo coprirono di palle. Il capitano fece discendere le ciurme sotto coperta, restando egli solo di fuori colla tromba da voce, quando cadde morto. Tosto i marinai e i soldati veneziani erano saltati a bordo, aveano ucciso quelli che volevano far resistenza, spogliato gli altri, lasciandoli tutta la notte ignudi sulla coperta dopo aver saccheggiato il bastimento (1). mano e 1’ equipaggio. E perchè non doveva farlo, se aveva esattamente adempiuto ad ordini sì severi, più volte ripetuti, fatti conoscere alle autorità francesi, e che sì strettamente concernevano la sicurezza della capitale? (1) Dispaccio della Legazione francese 10 fiorile anno V, in Darù 1-X, loo.