348 ripatriati immediatamente, e qualora potessimo recargli soddisfacenti riscontri del concorso del Governo alle richieste sue speravamo di esser non solo accolti nuovamente da Lui, ma soddisfi noi pure nel ritrattare i mezzi d’ un totale componimento. Mostrò aggradire 1’ Offizio, non possiamo dire promessa la chiesta reciproca, ma nemmen l’ha mai ricusata. Ecco, Serenissimo Principe, il miserabile frutto dell’ opera svisceratamente certo prestata da Noi in un affare sommo, e tanto immensamente superiore alle facoltà del nostro intelletto. La Pubblica carità degni almeno le nostre intenzioni del suo Sovrano clementissimo compatimento. Grazie. Codroipo 1. Maggio 1797. Francesco Donado Deputato. Lunardo Zustinian Deputato. (a pag. 336). 8. (a pag. 160). Serenissimo Principe. La sapientissima eroica deliberazione del serenissimo supremo maggior consiglio, più che benedetta da Dio, il quale chi sa, che non voglia anche valersi di miseri oggetti, come siamo noi alla salvezza della repubblica, ci raggiunse a Mazzorbo, e ci affrettò d’implorare dagli eccellentissimi savii, che in ora cosi tarda trovammo ancora raccolti, norme, rischiarazioni, e consigli, atteso massime, che le cose di Palma, non eran presenti al momento delle predette pubbliche deliberazioni. Determinate le nostre mosse anche al nuovo tentativo in Treviso, o dovunque altro fosse il Bonaparte, lo ci si presentò sul pontil di Marghera alla testa di due corpi di truppe, e usati i consueti segnali, fummo accolti urbanamente a parlare. Le voci del supremo consiglio della repubblica pronunziate con tanta mirabile fermezza, e da noi fatta comprendere al Bonaparte la conformità de’ suffragii, impose anche a lui, ma non quanto lo ritraesse dopo qual ohe momento dalle visitate sue diffidenze, cercando, se fossero liberati in fatto i prigioni, e se sotto le espressioni, che dimostrò non intendere della parte,