a6 stacchi. Imperciocché non appena uno incomincia a impiastricciar su per la tavolozza i colori, od ha dato alle stampe, il ciel ve ne guardi, un canzoncino, un sonetto, che si tiene subito per pittore c poeta, ed ha acquistato issofatto il diritto di non metter più mano al rasoio. Ora gl’ingegni hanno ad avere un non so che d’ideale e bizzarro, una tal quale sprezzatura: le regole, come sapete, son cose antiche assai e cadute di moda : s’ha a spaziare liberamente, e appunto quando il comune degli uomini si rade, un ingegno privilegiato dee avere il privilegio di tenere il pelo a suo modo. Pictoribus atque poetìs . .. aequa potestas. Un tempo, a cercarne una rima, a frugarne pel capo un’ idea, i poeti si rodevano le unghie, si fregavan la fronte: in quel cambio or si vezzeggiano e s’arricciano le basette, e non si può pensare quanto quel mestiere giovi al ritrovamento de’nuovi pensieri. E chi farebbe più stima nessuna di queste facce sbarbate, di queste persone misurate e composte, o chi cercherebbe un grand’uomo sotto la vesta volgare d’un seminarista, come a’tempi dei Lastesii e dei Forcellini? Estro, mostacchi or ci vogliono i Però non tutti che portano i mostacchi hanno eguale pretensione d’ingegno: si danno certe discrete persone che li portano solamente