490 L’ESPOSIZIONE COMMEMORATIVA DEL 1382 del giorno del Consiglio, la seduta sarebbe andata deserta. Sapienti sai, commentò un giornale viennese. Invitato poi a assumere la presidenza onoraria dell’esposizione, il podestà rifiutò ancora. Il Consiglio invece, per prudenza, ma con pochi voti, votò un contributo tra fischi e grida ostili della galleria. Quegli che l’aveva proposto, uscito dal palazzo municipale, fu coperto d’insulti e fischiato. Ahimè, un banchiere di Roma assunse l’organizzazione della lotteria... La città non avrebbe tuttavia celebrato in alcun modo il centenario: la festa sarebbe stata degli stranieri, dei conquistatori, non dei dominati. Invitate 250 persone (9 febbraio) per organizzare una mostra di prodotti triestini, intervennero soltanto 56, di cui alcune si dichiararono contrarie: infatti, nulla fu deciso. Ma i patriotti videro sorgere i padiglioni con sordo e forte rancore. Fu annunciato che l’imperatore l’avrebbe visitata. Negli ambienti più radicali i progetti di reazione si moltiplicarono. Se il governo imponeva l’esposizione celebrativa del suo dominio, i cittadini dovevano dar segni palesi del loro sentimento. Nel marzo la polizia dovette constatare che si facevano manifestazioni irredentistiche, ma non sapeva trovare i mezzi per la necessaria reazione. Il 14 la Società di Ginnastica solennizzò con una grande festa il natalizio di Re Umberto. Il 16 l’Associazione di beneficenza, i cui dirigenti erano « regnicoli », tenne un veglione al Politeama Rossetti, e giocò un tiro allegro, di cui la polizia s’accorse quasi a festa finita, quando ormai la folla che gremiva il teatro se 11 ’era già divertita. L’elenco delle danze per il teatro era il seguente: Marcia: VAssociazione italiana polca: Excelsior! polca: Tuoni walzer: Il grido dell’anitra marcia reale: Viva il Re! La polizia, già irritata dalle entusiastiche manifestazioni fatte alla marcia reale, s’accorse a un certo punto, che i titoli dei ballabili si leggevano di seguito e dicevano delle parole assai poco ortodosse: sequestrò quindi i « carnets », strappandoli di mano alla gente e rendendo più clamoroso l’incidente. di beneficenza walzer: Cara Trieste polca: Ospite gentile mazurca: T'atra quadriglia: Riconoscente walzer: Scintilla quadriglia: In del sereno mazurca: La s'ella d’Italia walzer: Avanti sempre\ polca: Atrivedere!