II. PRIMO MOVIMENTO 325 tuzione era stata accordata. Si era intanto raccolta una folla di migliaia e migliaia di cittadini. La massa, entusiasmata dalle notizie e affrancata dal regime odiato sino allora, libera di respirare la sua aria, libera di proclamarsi italiana, si diffuse con grandi manifestazioni per la città: una colonna corse al Tergesteo, alla sala del commercio, staccò un ritratto di Metternich che c’era, lo coprì di sputi, costrinse fig. 58: Giacomo Venezian (da ritratto esistente in casa I\ Venezian) il Bruck, agente e cliente del ministro, a sputarvi sopra, quindi lo calpestò e lo bruciò. Proseguendo le dimostrazioni, la folla giunse sotto l’albergo Metternich, ove strappò l’insegna: tanto era il furore degli elementi così insorti, che a stento si potè salvare l’edificio dal fuoco, ch’era già stato appiccato in due punti. Tutta la notte continuarono le dimostrazioni: migliaia di cittadini percorsero le vie gridando Viva Ferdinando, viva l’Italia, viva Pio IX, facendo sonare la banda militare, invitando la gente a mettere i lumi alle finestre,