EPISODI CARATTERISTICI 557 i. r. polizia si scagliò contro il gruppo, sequestrò il nastro e arrestò i giovani, che l’anno seguente furono tutti condannati. Ricordiamo ancora un episodio di quei giorni, perché vale a mostrare l’animo della città. D’ordine delle autorità superiori, le scuole dovettero festeggiare il «giubileo imperiale» con produzioni degli allievi. Interrogati i ragazzi del ginnasio-liceo « Dante Alighieri», rifiutarono tutti di collaborare. Giustamente preoccupato delle vendette delle i. r. autorità, che avrebbero potuto stroncare l’attività d’uno strumento così prezioso e così essenziale della lotta nazionale, qual’era il ginnasio-liceo, il preside, con l’aiuto dei genitori, potè convincere alcuni giovani a formare un’orchestrina. Ma il dì della festa, fatta con notevole intervento di autorità, i giovani sonarono come peggio poterono, facendo come se fossero a una prova invece che a un’esecuzione, mentre gli allievi dei corsi superiori, che erano nelle gallerie del primo piano, buttarono nell’aria polvere di vetro, che fece starnutire o soffrire di solletico molti presenti, dando alla festa un carattere grottesco. Le autorità credettero bene di non sollevare lo scandalo. Parecchi di quei giovani allievi moriranno poi sul Carso o sugli altipiani. Alla fine dell’anno 1908 e nei primi giorni del seguente la città si sentì profondamente legata alla Nazione intera nel lutto per il terremoto di Messina. Organizzata una raccolta, Trieste offrì tanti doni per i superstiti, da empire due grandi piroscafi colà appositamente andati. Squadre di soccorso, guidate dal Banelli, partirono da Trieste come dalle altre città e vi si raccolse una somma di danaro superiore a quella raccolta in altre maggiori città italiane. La preparazione delle elezioni municipali fu intensa e fervida. Il governo contava di impedire ai liberali la conquista della maggioranza relativa di due terzi e di essere quindi arbitri della nomina del podestà e del bilancio. Si può dire che in tutto il Regno, per la prima volta, le elezioni fossero seguite con generale interesse. La campagna condotta contro i socialisti triestini da Alfredo Oriani, da Luigi Federzoni e da altri scrittori, scosse l’opinione pubblica e portò largo aiuto morale anche ai patriotti triestini. Un convegno di socialisti austro-italiani, progettato a Bologna e denunciato dal Federzoni, stava miseramente fallendo. I socialisti triestini erano sul banco degli accusati non solo a