LA POVERTÀ ARTISTICA 91 Lavorò molto a Trieste il pittore Giorgio Vincenti di Capodistria, di cui si conserva una piccola pala a San Cipriano, raffigurante il Crocifisso tra Maria e Giovanni e appresso san Cipriano inginocchiato. E’ talmente impiastricciata da ritocchi e ridipinture, che non se ne può fig. 13: altare in legno del xvii secolo (nel duomo) dir altro. Aveva lo stemma di Pietro Bonomo e una data, che si lesse (ora non si vede) 1525, ma che più probabilmente era 1535, anno in cui il Vincenti era presente alla stipulazione d’un documento per il vescovo Pietro. Nel 1534 lo stesso pittore frescò alcune figure di santi sotto la Loggia comunale. Dopo aver trascorso alcuni anni nella sua patria, il Vincenti ritornò vecchio a Trieste: nel 1569 dipingeva, di incarico commessogli da Andrea Rapicio, i ritratti dei vescovi triestini