DELUSIONI DEI PATRIOTTI - FESTE DEI VINCITORI condo l’Hermet, altri venti patriotti furono allontanati dalla città e costretti a scegliersi un domicilio nell’Austria o all’estero. Per l’elemento antinazionale la guerra fu una festa. Alcuni, come il Re-voltella, s’ingrassarono lautamente a spese dell’erario. Quei del Consiglio non si peritarono di nominare Tegetthof cittadino onorario. I patriotti e la buona massa italiana stettero chiusi nell’angoscia, fig. 73: la Società di ginnastica inaugura la bandiera al teatro Mauroner, 1868 (dip. di G. L. Gatteri) attendendo una libertà che non venne. Passeggiarono molti, di giorno c di sera, lungo i moli e le rive, sperando di veder arrivare la flotta redentrice... Venne invece nell’agosto la flotta di Tegetthof e, poiché la città era convinta che il Kaiser fosse stato affondato, portò anche questa nave per smentire la notizia. Anzi su quella nave, fatta avvicinare al molo San Carlo, si volle celebrare la festa ufficiale della vittoria. Ma, essendosi