UN RAPPORTO DEL DIRETTORE DELLA POLIZIA 285 anima, senza cervello, incapace di udire le voci dei liberi, di sentire un palpito politico, di provare anche un brivido. Ma un bel giorno lo stesso Cali si trovò stanco di mentire, e il 20 febbraio 1839 inviò un rapporto speciale al Sedlnitzky, quasi per confessarsi. Gli disse: « Le continue assicurazioni sugli immutati sentimenti di fedele devozione e d’amore della locale popolazione si riferivano soltanto alle più vecchie categorie degli abitanti propriamente indigeni a Trieste... ». Questi sentivano ancora, secondo il Cali, le conseguenze benefiche della grazia imperiale, che aveva fatto grande la città. Ma fig. 49: il piroscafo «Carolina» (1818) la giovane generazione — ah no! « La crescente generazione — scriveva — non è più così intimamente legata al vigente sistema politico. Formata da afflussi d’ogni parte e in molteplice contatto con l'estero, essa è più corriva al veleno delle massime corruttrici, benché queste sieno neutralizzate dagli interessi materiali, che parlano a favore del governo austriaco. Lo spirito pubblico è debole. Nelle classi migliori della popolazione italiana si osservano simpatie per l’Italia, che sono alimentate anche da quei giovani liberali, che cercano, nel locale periodico La tavilla, permesso dal governatorato contro la proposta della direzione della polizia, una beneaugurata via per esprimere le loro tendenze liberali, mentre la censura fa tutto il possibile per sopprimerle ».