CITTÀ D’ITALIA 133 anche alcuni Italiani furono di questo parere. Così il Dogiioni, nel suo Anfiteatro di Europa (1623) e poi il Palladio, che, nella sua storia della guerra di Gradisca (circa 1660), scrisse: Tergeste, civitas Italiae ac proinde Fori Julii, città d’Italia e quindi del Friuli. Giova ricordare che il Magini, malgrado conoscesse le pretensioni della Carniola, affermò (circa 1620) che la regione dei Carsi (tra il mare e le Alpi Giulie) tota Italici iuris est, è tutta appartenente di diritto all’Italia. La soggezione alla Casa d’Austria, l’isolamento dallTstria e dal Friuli, le passioni contro Venezia non offuscavano la verità territo» riale e storica, giusta la quale Trieste era una città che la Casa d’Austria e l’impero possedevano in Italia. Lo riconobbe lo stesso Imperatore Leopoldo, allorché annunciò la sua venuta a Gorizia e a Trieste, dicendo che voleva conoscere « i confini d’Italia ».