Giti¡una im fratua Giorgio, Arturo Resio, Giuseppe Ruggero, Ettore Brave« t*. Teofifo Bonino, Eugenio Borriello. Frequentarono contemporaneamente i cor» inferiori, fra gli altri, Enrico Millo, Alfredo Acton, Emilio Solari, Enrico Simonetd e Bruno Garibaldi. Pur non figurando fra i primissimi in graduatoria, Cagni fu tra i migliori. Non lontano dalla sede dell'ex-Paggeria reale il porto di Napoli si apre davanti al mare che gli impazienti allievi tanto agognavano durante le lunghe ore di co«trirème e di studio. LA in foodo, oltre la nebbia azzurrina che avvolge il fumante Vesuvio, Capri e le isole incantale, correvano le fantasie ansiose dei futuri marinai come verso arcane liberazioni. Finalmente, al giungere dell'estate del '76, casi si prepararono trepidanti al loro primo imbarco per l'annuale campagna di addestramento in navi* gamme sulla “Vittorio Emanuele", una pirofregata ad elica varai« ventidue anni prima nd cantiere genovese della Foce e al cui bordo centinaia di giovani hanno ricevuto il battesimo del mare fino al 1887. Quella prima esperienza ruppe ogni sogno di libera-tkme per la durezza dd regime disciplinare allora in vigore «asiane a consuetudini ingrate e quasi feroci come, per esempio, le soperchieric degli allievi più anziani a danno dei giovantaumi ’’ p«vetti". L'imbarco dei cono di Cagni avvenne il «5 luglio del '78, e l'autentico battesimo del mare duri» continuo tino alla fine di ottobre. Il trattamento di bordo smaltiva presto ogni residua pigrizia attraverso 1 rudi esercizi quotidiani e le frequentissime pulii-àooà. Si cominciava all'alba con la lavata dd ponte; durante gii intervalli m i turni di guardia gli allievi in ri-poao dovevano dormire sul lavatalo allo scoperto, con qual-•sa tempo Po» c'era il servizio alla vda per l’albero di mezzana, mentre 1 marinai provvedevano a quelle di maestra c di trinchetto. Due alla volta i futuri ufficiali si succidevano al baione accanto ad esperti lupi di mare. Bisognava anzitutto formarti un psede marino, ¿Mudarsi al rullio c al beccheggio, ai colpi di nausea, agti sconvolgi-menti delle bwmasebe. Per suo conto Cagni non «offerse ■sai senabtlmente il mal di mar«. Tutto un ferreo uu«n»