GIACOMO VENEZIAN 391 arrolò fra i Cacciatori delle Alpi, poi nella Legione Medici. Con essa entrò, dopo Novara, nell’ L^rbe, dove la repubblica e l’Italia sembravano dover trovare la pili santa e più fulgida consacrazione. Si battè valorosamente al Vascello, a Villa Spada, a Villa Corsini. Il 22 giù-, gno fu mortalmente ferito al Casino Barberini e spirò pochi giorni dopo, tra le braccia di Revere. Di questa pura giovinezza, immolata all’amore dell’indipendenza nazionale e della libertà, di questo Triestino nobilissimo tra i nobili, che già nella sua città aveva tentato il moto rivoluzionario, il Guerrazzi disse: « Quante volte la patria chiese sangue, sangue le diede ».