LA POLITICA DELL’ ITALIA IN ORIENTE in una sola nazione formando così il più forte stato al di la dell’Adriatico? Certo la Russia non asseconda questo movi- mento soltanto per una platonica simpatia verso questi popoli, ma altresì e molto nel suo interesse, poiché tutto essa ha da guadagnare dallo stabilirsi di un forte stato slavo che a lei, oltre che dai vincoli di razza, sia legato da quelli della rico- noscenza. Ma credo che esagerino molto, almeno per ciò che riguarda l’Italia, coloro che nella co- stituzione di un forte stato slavo nella penisola balcanica, sotto la protezione della Russia, vedono una minaccia ed un pericolo per l’Europa e per il mondo latino. Per quanto la Russia sia forte e potente, il giorno in cui tutto il popolo serbo fosse riunito in una sola nazione, è poco presumibile elio si adatterebbe a non essere che un cieco stru- mento in mano della cancelleria di Pietroburgo. Se ci mettono il pugnale alla gola, domandan- doci se vogliamo cadere sotto la Russia, o sotto' l’Austria — sogliono dire i serbi — certo noi preferiamo diventare una provincia dell’impero moscovita; ma l’ideale nostro — e lo dicono sempre chiaro e forte — è quello della indipen- denza nazionale. Uno stato di sette o otto mi- lioni sarebbe già troppo grande perchè la Russia potesse considerarlo, secondo quel che fece per un Al Montenegro. 3