— 479 — che sottoscriverà per dieci azioni ne riceverà due gratis, e cosi di seguito proporzionalmente. L’interesse del cinque per cento per anno sarà pagato tutti i mesi, ed a questo scopo i coupons necessari saranno fissati alle azioni. Il primo pagamento di semestre sarà fatto il 30 giugno 1849 dalla banca centrale di Venezia e nelle principali città d’Italia dalle casse di banca qui appresso descritte ec. ec. Il capitale di questo prestito sarà rimborsato in cinque anni, in ciascuno di essi pagandosi due milioni. — La prima annualità sarà pagata a Venezia li 31 dicembre 1852. Li 30 novembre di ciascun altro anno le quattro mila azioni a rimborsare nel mese di dicembre seguente saranno tirate a sorte nella loggia di s. Marco, in presenza del patriarca di Venezia, della municipalità e del presidente della banca, ed i loro numeri inseriti nella Gazzetta ufficiale. Le parti rispettive di questa somma saranno più tardi ripartite fra le diverse provincie. Il palazzo ducale di Venezia con tutti i capi d’ opera e tutte le pitture che 1’ ornano, come pure 1’ edificio delle procuratie nuove, sono assegnati come pegno del prestito. Essi sono specialmente impegnati dal Governo di Venezia e 1’ originale contratto deposto negli archivi. Quattro commissari furono scelti dal governo per riunire le ventimila azioni che formano il prestito totale. Essi sono i signori conte Giuseppe Giovanelli, conte Giustiniani, conte Freschi e Todros. — Questi commissari riceveranno il montante delle azioni in numerario, e daranno in cambio dei certificati temporanei segnati dai tre membri del Governo di Venezia e dal signor Correnti, e portanti il sigillo del Governo ec. ec. In un registro aperto a questo scopo saranno inscritti i nomi dei soscrittori, e quello della città alla quale essi apppartengono, nel fine che la memoria dei generosi Italiani, che avranno cooperato in modo così efficace all’ indipendenza della patria possa essere perpetua. È fatto appello al patriottismo degli editori dei giornali, perchè pubblichino questo progetto ed aprano nei loro uffici dei registri, prima ancora dell’ arrivo dei commissari, per accelerare e facilitare lo scopo della loro missione. Manin — Graziarli — Cavedalis.