— 12 — nica ('). Quando Venezia sarà libera, pagherà il suo tributo di riconoscenza alla memoria di quei magnanimi. Dopo sì lagrimevole caso, l’associazione nostra ristette ; dappoiché non fidasse nelle promesse sempre fallaci degli esuli italiani, e sperasse solamente nell’ avvenire che si stava maturando. D’ altronde era in noi prudenza soprassedere per il momento, essendo che eravamo quasi tutti sospetti, ed una commissione d’ inchiesta fu incaricata dal governo di esaminare i fatti avvenuti e segnarne i complici. Nel 1847 vidi l’auditore di guerra signor Kargher, che era stato incaricato di quell’ inchiesta, ed avendogli domandato perchè si fosse soprasseduto nel proseguirla, egli mi rispondeva che sarebbe stato necessario condannare quattro quinti degli ufficiali di marina, e che a ciò fare il governo non vi avrebbe guadagnato. Tanto erano radicati nella marina veneta 1’ amore alla patria e il desiderio potente di vederla libera ed indipendente. La rivoluzione che sopraggiunse ci trovò pronti e concordi nel gran proponimento (s). (*) Vedi il Documento I. in fine del volume. (s) L’Autore, dopo il fatto dei Bandiera e Moro, abbandonava il servizio militare austriaco. — Il voto che l’Autore faceva nel 1865, allorché pubblicò questo libro, fu esaudito. Le ossa dei Bandiera e Moro riposano oggi in quella terra che li vide nascere. ---