— 510 — quant’ è da noi. Ma voi patite per l’onore della patria, per 1’ onore di tutta Italia, alla quale non resta di libero altra città, che questa sacra ed unica città di S. Marco. I colpi scagliati contro le chiese ove foste battezzati e pregaste, contro questi monumenti ammirati da tutta la terra, ricadranno tutti un giorno in capo all’ Austria ostinata. Iddio conta ogni vostro sacrifizio per ricompensarlo a suo tempo. Ogni sacrifizio è un combattimento, una vittoria, se fatto per il ben de’fratelli: ogni dolore, sostenuto per la patria, è un martirio, se si sostiene nel nome di Dio. Popolo di Venezia, i figli tuoi narreranno con altera pietà ai figli loro i tuoi nobili patimenti : la tua perseveranza renderà il nome tuo venerato nel mondo. Il Presidente LODOVICO PASINI. I Vicepresidenti I Segretarii G. Minotto. G. Pasini. G. B. Varè. G. B. Ruffini. A. Somma. P. Valussi. DOCUMENTO XXXIV. Rapporto del medico capo degli ospedali di Venezia sulla condizione sanitaria della città. Li 6 agosto 1849. Visto il grande numero dei cadaveri da trasportare giornalmente, ed atteso che due battellieri del municipio sono essi stessi colpiti dal cho-lera, io ho dovuto d’ urgenza far ingaggiare altri due battellieri. L’epidemia fa dei progressi spaventevoli. Dal 27 luglio fino a ieri sera il numero dei morti in seguito del colera e di qualche ora solamente di malattia, ha raggiunto la cifra di 406. Io dovrei qui dilungarmi su punti estremamente dolorosi ; ma che direi io che la municipalità noi sappia ? La commissione sanitaria centrale, della quale io sono membro, si occupa senza tregua di questo triste soggetto, ma essa non può