— 28 — quantunque non fosse deputato, fece una simile mozione, la quale venne presentata alla Congregazione centrale di Venezia dal deputato Nicolò Morosini. Essa era cosi concepita : « Illustre Congregazione Centrale Veneta, » Venezia, 21 dicembre 1847. » Sono trascorsi trentadue anni dacché esiste nel Lom-» bardo-Veneto una rappresentanza nazionale, giacché da » trentadue anni esistono le Congregazioni centrali di Mi-» lano e Venezia, istituite allo scopo e colla missione di » far conoscere al Governo i bisogni e i desideri del paese. » In questo lungo periodo di tempo le Congregazioni cen-» trali non si, sono giammai fatte l’interprete di alcuno dei » nostri bisogni, di alcuno dei nostri desideri presso il Go-» verno, che in conseguenza dovette credere che noi non » avessimo nè desideri nèrbisogni, e che la vita nostra trascor-» resse nella più completa felicità, nel più perfetto contento. » Così il Governo fu indotto in errore dal silenzio della » Congregazione centrale, poiché è positivo che noi non » siamo nè felici nè contenti, e che abbiamo, al contrario, » molti veri bisogni, molti giusti desideri. » Questo silenzio delle Congregazioni centrali derivò dal » timore di dispiacere al Governo ; ma questa paura è in-» giusta e ingiuriosa, perchè è ingiusto e ingiurioso sop- ii porre che il Governo abbia accordato a questo Regno » una rappresentanza nazionale derisoria, ch’egli abbia » ingannato e che inganni questo paese e 1’ Europa, facendo » delle leggi che vuole non sieno osservate, perseguitando » e punendo coloro che vogliono osservarle.