Per le grandi navi 417 Fermo nelle sue convinzioni derivategli dalla lunga esperienza volle insistere sul riarmo della 1 ‘ Leonardo ’ ’ anche dopo che il Ministero Facta era successo a quello Bonomi, nel 1922. Ciò non soltanto per ragioni militari, ma anche politiche, ossia per controbattere un certo memoriale dell’uf-ficio di Stato Maggiore della marina in cui si enunciava il timore che il riarmo urtasse la suscettibilità di altri Stati. Insorse deciso: « Si esprime un apprezzamento di esclusivo carattere politico verso la Francia, apprezzamento che troverei solamente giustificato quale minaccia nella bocca dell’ambasciatore di Francia, apprezzamento che io respingo con tutta l’anima mia di soldato e di cittadino della grande Italia finalmente compiuta la quale deve per sempre troncare la sua paurosa politica militare di umiltà e di schiavitù. Noi facciamo quello che dobbiamo fare. Ma dobbiamo togliere a chi più ci ha tormentato, a chi in ogni occasione ha tentato di deprimerci, di avvilirci e di sopraffarci, la impunità di farlo ancora alla leggera ». Perciò non reclamava soltanto il riarmo della “Leonardo” ma la esecuzione di un piano organico di costruzioni. Appassionatamente impegnato nel dibattito, vi ottenne un nuovo successo di cui si compiacque: « In Senato ebbi una bella vittoria la settimana scorsa per l’avanzamento ufficiali, e ieri sera per la ‘ ‘ Leonardo da Vinci ’ ’ per la quale lotto da otto mesi. Da lungo tempo non si aveva una seduta più burrascosa ed una votazione più entusiasta. Tutti in piedi battevano le mani gridando: Viva la marina. L’ambiente elettrizzato, commosso. Anche le tribune strillavano. I senatori avevano circondato il banco del governo applaudendo. Alcuni abbracciavano il ministro De Vito (fratello del mio ingegnere della “Napoli” che aveva accettato di rimettere in ordine la “ Leonardo da Vinci”». « Ma dovetti sostenere per due giorni e fino all’ultimo momento un combattimento accanito con mezzi legali e non legali, affrontando i richiami del presidente per le mie interruzioni violente all’ex-ministro Sechi ». « Ma ho avuto al di là di quanto potevo sognare: stanotte per reazione nervosa non ho potuto chiudere occhio ». Però il successo fu più apparente che reale perché in con- *7-