— 508 — Quanto agli altri punti, dei quali vi fu egualmente questione nelle mie recenti conferenze coi suddetti mandatari, mi affretto di dichiarare, d’accordo con S. E. il nostro feld-maresciallo conte Radetzky, che mantenendo rigorosamente le condizioni annunciate da S. E. nel proclama del 4 maggio ultimo, niente impedisce d’accordare e di determinare ulteriormente quelle che seguono : 1.® La carta monetata, chiamata comunale, sarà ridotta ai due terzi del suo valore nominale : per i biglietti che garantiscono la carta patriottica, come pure per tutti i titoli provenienti da prestiti forzati ecc., la riduzione sarà della metà. Questa carta non avrà corso legale che a Venezia solamente, e per il valore ridotto indicato, sino al momento che, d’accordo con il municipio veneto, sarà interamente ritirata dalla circolazione e rimpiazzata, ciò che deve aver luogo in un certo spazio di tempo. L’ammortizzamento della nuova carta, creata pev rimpiazzarla, starà interamente a carico del municipio di Venezia, contribuendo i 25 centesimi addizionali d’imposta già decretati, e con altre misure sussidiarie, che saranno prese per sollecitarne la totale estinzione : si si servirà egualmente della banca nazionale nuovamente istituita e conservata a questo effetto. In considerazione di questo peso, alcuna ammenda di guerra non sarà inflitta a Venezia; ma quelle che furono inflitte a qualche abitante di Venezia, in vista delle loro possessioni di terra-ferma, saranno' mantenute. 2.“ Saranno rispettati i diritti civili già acquistati in virtù di leggi emanale dal Governo durante il suo esercizio. 3.° Il cordone finanziario sarà ristabilito come esisteva avanti la rivoluzione per determinare la linea di porto franco, diminuendo frattanto gli offici finanziari di sortita. 4.® Gl’impieghi civili riprenderanno le. denominazioni anteriori, e tutti gl’impiegati saranno reintegrati nel posto da essi anteriormente occupato : ciò fino a nuova disposizione, tanto relativamente agl’ impiegati che alla nuova organizzazione che possono subire i medesimi. 5.° Tutti i militari stranieri, a qualsiasi grado appartengano, come pure tutti gli ufficiali ed impiegati militari aventi rango di ufficiali, che erano anteriormente al servizio austriaco od ai quali non si estende l’amnistia accordata da S. E. il conte Radetzky, dovranno abbandonare Venezia e l’impero austriaco : sarà proceduto, d’accordo col municipio di Venezia, ai mezzi di trasportarli altrove. 6.® Le persone di condizione civile non nate a Venezia, o che non