CAPITOLO XV. Condizione di Venezia — Penuria — Stato sanitario — Finanze — La prima linea di difesa — Il fuoco ricomincia — Lavori austriaci — Aprono il fuoco contro il piazzale — Affetto dei Veneziani per quella batteria — Atto di coraggio — Le batterie venete — Fierissima battaglia — Prime bombe in Venezia — Morte di Rossaroll •— Attacco della batteria austriaca ai Botenighi — Combattimenti dei trabaccoli — Bella condotta dei loro equipaggi — Il tenente di fregata Gustavo Tilling — Brondolo — Distruzione della fabbrica di polveri — Nuovo prestito di sei milioni — Ultimatum del De Bruck — Morte di Kollossek — Lettera del console francese. Nei precedenti capitoli ho ragionato delle condizioni politiche di Venezia. Essa era abbandonata dall’ intera Europa : l’intervento russo, cui avevano dovuto ricorrere gli Austriaci in ogni incontro battuti dall’ Ungheria, rendeva sempre più problematici gli aiuti che senza di quello si potevano sperare dall’ alleanza offensiva e difensiva stretta con Kossuth. È vero che il ministro De Bruck iniziava alcune trattative, ma i patti offerti equivalevano ad una pronta resa senza condizioni : la prospettiva che si parava innanzi ai Veneziani era spaventosa : presto o tardi la tanto amata patria doveva ricadere preda del più detestato nemico ! Le condizioni interne non erano migliori. Venezia avea cittadini degni eredi di tante glorie passate ; prodi soldati, pieni di valore e di fede ne difendevano i ben muniti baluardi ; uomini stimati e patriottici reggevano la cosa pub-