CAPITOLO XIV. Osservazioni su Marghera — Linea di difesa — Seconda linea — Gli Austriaci armano S. Giuliano e la testata del ponte — Provedimenti per la difesa — Lettera di Kossuth — Lettera del ministro De Bruck — Riunione dell’ assemblea — Suo ordine del giorno — È rinnovato il decreto di resistere ad ogni costo — Risposta di De Bruck — Trattative cominciate — Proposte del ministro austriaco — Condotta subdola del medesimo — Trattato di alleanza con 1’ Ungheria — L’ assemblea si riunisce nuovamente — Rapporto della sua commissione — Viene decretata la formazione d’una commissione a pieni poteri per la difesa — Osservazioni — Incaricati per conferire col De Bruck — La Puttimato a Venezia — Le donne veneziane. Mentre combattevasi a Marghera, la seconda, o veramente la sola linea di difesa di Venezia veniva accuratamente armata. Il decreto, che ordinava di evacuare quel forte accennava al vero, asseverando essere Marghera inutile alla sicurezza della città. Infatti, collocata sulla terra-ferma, doveva subire le sorti che sono comuni a tutte le fortificazioni artificiali, quando sono poderosamente attaccate. Più o meno bene difese, sempre giunge il momento che la forza superiore, impiegata dall’ assediante, le costringe a capitolare. Sostenere adunque Marghera, era per Venezia una questione d’ onore; l’esercito non avrebbe mai acconsentito ad abbandonarla, se non dopo averla disperatamente difesa : cosi 1’ onore delle armi italiane fu soddisfatto, dappoiché una vittoria non le avrebbe maggiormente illustrate. 45