Evasione 101 elegantissima coi suoi ricchi mobili e costosissimi addobbi. Il Presidente, malgrado un’aria molto intelligente, ha la perfetta figura di un ricco pizzicagnolo ritirato dal commercio. Nulla di elegante, neppure quella speciale distinzione che accompagna sempre le persone molto intelligenti che hanno saputo trionfare. » Ad Annapolis visitarono la Scuola di marina organizzata modernamente con grandi mezzi, e stupirono per la sorprendente scarsità delle ore di studio in confronto a quelle destinate agli esercizi ginnastici; come restarono incantati, a Philadelphia, davanti a un primo grattacielo di quattordici piani. Reduci da una escursione alle cascate del Niagara furon trascinati nella gazzarra imperversante a New York dopo la vittoria di Mac Kinley contro Bryan nelle elezioni presidenziali. Per tutta una notte Cagni si diverti con alcuni giovani di un club aristocratico: « Andiamo in strada e compriamo anche noi trombette e can-tarane e facciamo i ragazzi fino al mattino. Il giorno seguente tutto ha ripreso il suo andamento ordinario, e perfino i giornali dopo quarantott’ore non parlano più né di Bryan né di Mac Kinley ». Durante un pranzo in casa Astor ammirò il tipo della donna della più elevata società americana per la sua disinvoltura moderna. Finalmente nella punta più settentrionale che fecero a Halifax, trovarono in quel centro canadese lo stesso clima e lo stesso paesaggio nevoso di Vancouver. Il 3 dicembre il “ Colombo ” affrontò l’Atlantico per il ritorno: una traversata di 2730 miglia, agitatissima per una burrasca oceanica durata fino a Gibilterra. La circumnavigazione si concluse a Venezia negli ultimi giorni del 1896, « e ci lasciamo — concluse Cagni — nel modo più cordiale »; ottimo epilogo dopo due anni, due mesi e quindici giorni di vita in comune trascorsa quasi sempre a bordo di una scomoda nave da guerra fra intemperie, calori tropicali, geli australi e boreali. Il Duca ed il suo ufficiale d’ordinanza, tornati a Torino, ritrovarono il paese in una situazione infelicissima. Il successore di Crispi, Rudini, si era affrettato a concludere la pace con Menelik, mentre la crisi politica interna favo-