214 Colpi di testa di carnaccia umana. Queste cose sa e sapeva l’onorevole Ferri mentre stava ansiosamente cercando il “ casus belli ”». Ma certe frasi di una relazione Arlotta sul bilancio della Marina che avanzavano qualche riserva sull’amministra-zione di quel dicastero, ed un contemporaneo rialzo delle azioni della Terni fornitrice della Marina fecero deviare l’attacco: Ferri accusò il ministro Bettolo di essere il magico, interessato protettore della Terni. Invano Bettolo protestò di avere perfino ottenuto a vantaggio dell’erario cospicue riduzioni di costo nella fornitura di corazze per navi in costruzione, e per di più segnalò che l’ordinazione all’industria nazionale si risolveva in una spesa minore in confronto di quella che si sarebbe dovuta sostenere ordinando il materiale all’estero; Ferri continuò. Il 20 maggio, in una drammatica seduta alla Camera, Bettolo si difese sdegnosamente, ed ai primi di giugno una proposta di inchiesta fu respinta. Provocata dalle dimissioni di Gio-litti che mirava a sostituire il vecchio Zanardelli alla Presidenza, sopravvenne una crisi ministeriale. Zanardelli tornò al potere, ma Bettolo rimase fuori e, libero nei suoi movimenti, querelò l’accusatore.