— 291 — Infanteria marina — Battaglione di sei compagnie, guidato dal maggiore Licudi. Tali furono i corpi che componevano 1’ armata di terra e di mare a difesa di Venezia, comandata in capo dal generale Guglielmo Pepe, che aveva per suo capo di stato maggiore il tenente-colonnello Ulloa. Come dissi più sopra, il totale di queste forze ascendeva a 25,000 uomini, dei quali presumibilmente potevansi condurre in campo circa 16,000, rimanendo gli altri a guardia della laguna, aiutati dallo zelo e dalla buona volontà della numerosa guardia civica. Questo sarebbe stato un poderoso aiuto per il Piemonte, quando la fortuna non lo avesse fino dal principio abbandonato. Il ministro della guerra, Cavedalis, aveva inoltre approntato altri quadri di nuovi corpi, che dovevansi reclutare nel Veneto, essendo intenzione del governo di accrescere il più possibile 1’ esercito regolare con leve e con altri mezzi già stabiliti. Furono stampati dei proclami e diramati nelle province, e nulla fu obbliato perchè, all’ apparire delle forze italiane di Venezia in terra-ferma, generale divampasse la insurrezione. Tante speranze e tanti apparecchi dovevano pur troppo riuscire inutili e svanire al soffio dell’ avversa sorte. «XHo«--