— 288 — che prima la disprezzavano e la ritenevano istrumento di tirannia e indegna di popolo libero. Quei volontari, che in principio dividevano siffatta opinione, erano allora i primi a riconoscerne la necessità, e convinti che senza quella non può esistere esercito, con grande animo vi si assoggettavano dando 1’ esempio dell’ obbedienza e del rispetto. Cosi nelle fila dei difensori di Venezia fu facile introdurla, tanto più che i continui combattimenti, le sofferenze ed il comune pericolo stringevano tutti insieme col vincolo di una necessaria solidarietà. Con soldati così obbedienti e pieni di ardire e di entusiasmo ognuno dovea ripromettersi fatti gloriosi e memorabili. L’ esercito di terra era composto dei seguenti corpi ('): Infanteria — 1.° reggimento, comandato dal colonnello Toriani ; 2.“ reggimento, comandato dal colonnello Vandoni ; 3." reggimento, comandato dal colonnello Zannellato ; 4.° reggimento, comandato dal colonnello Galateo; legione Cacciatori del Sile, comandata dal maggiore Francesconi; corpo di Guardia nazionale mobilizzata lombarda, comandato dal colonnello Noaro; battaglione Veneto-Napoletano, comandato dal maggiore Vaccaro; battaglione Italia libera, comandato dal maggiore Mc- neghetti ; (') Vedi Documento XLI.