CAPITOLO II. Le città del Veneto — Considerazioni — Palmanuova — Osopo — Lettere dell’ arciduca d’ Austria Ranieri, figlio del viceré — Lettera di un ufficiale austriaco — Altre considerazioni. Nelle varie città del Veneto la rivoluzione trionfava. Udine con poco sforzo scacciava gli Austriaci, che riparavano nella vicina Gorizia. A Treviso una capitolazione obbligò il presidio a sgomberare, lasciandovi un battaglione del reggimento Zannini, tutto di Trivigiani, il quale avea fraternizzato col popolo. Questo corpo, conosciuto più tardi sotto il nome di legione Galateo, si distinse poi sul Piave, a Vicenza ed a Venezia. A Padova il tenente-maresciallo d’Aspre, debole di fronte alla numerosa ostile popolazione, pensando forse che per il momento era meglio il ritirarsi, e forse obbedendo ad ordini superiori, firmava una convenzione con quel municipio, per la quale si obbligava ad uscire dalla città. Lasciata Padova, il d’Aspre evacuò pure Vicenza soggetta al suo comando, e raccolto il suo corpo, che non oltrepassava i seimila uomini, con saggio militare intendimento guadagnava il quadrilatero, dove mano mano si andavano concentrando le forze austriache, e dove Radetzky con l’esercito battuto e disordinato sopraggiungeva. Così, di tutto il territorio