— 70 -- La polizia riconoscerà adesso, quantunque tardi, il valore dei ragguagli che n’ebbe e dei quali non tenne conto alcuno. Adesso tutto è finito ; la monarchia non deve la conservazione di Milano che alla sola previdenza del feld-ma-resciallo ed al valore delle truppe. Il capitano Guyn è passato per Milano, rendendosi a Vienna come corriere. Egli era andato al castello, avea inteso i rapporti, e partendo il 18 alle 11 ore di sera, egli avea veduto il disordine della città. Al Broletto i pezzi da dodici avranno fatto dei buchi superbi: nondimeno egli non conosceva il fme dell’affare, perchè il feld-maresciallo lo fece partire nel momento, nel quale, certo della vittoria, faceva bivaccare le truppe sulle pubbliche piazze. Guyn disse che furono perduti quaranta soldati, e che si ebbero molti feriti, e fra loro un ufficiale superiore. Si dovevano fucilare tutti i prigionieri, compresi Casati ed il duca Litta, che si dice essere del numero. La legge marziale fu spedita ieri a Milano con un ufficiale e due cacciatori Brodiani, ed oggi, a due ore, essa deve essere pubblicata e messa in attività. Questo è 1’ unico mezzo. Devesi riconoscere che i Milanesi possono attribuirsi tutto il male, poiché il feldmaresciallo mostrò molta pazienza. Se almeno ne fossero restati molti sul terreno! Ciò avrebbe servito ad inspirar loro un poco più di rispetto per la truppa ! I soldati avranno poca moderazione nell’assalto: tanto meglio! Casati è nondimeno un f... birbante ! » La posta non è arrivata nè ieri nè oggi da Milano e non comparve verun corriere. A Venezia tutto è ritornato tranquillo. Qui si grida molto, e Gerhardy temeva qualche cosa in causa degli avvenimenti di Milano, essen-