— 84 — » città è meglio fatta per apprezzare degnamente ciò che » è nobile e generoso? Son trascorsi pochi mesi, o fratelli, » dacché voi vi associaste alle nostre timide discussioni » contro il potere tirannico, che allora cercavamo di piegare, » e che oggi sfidiamo come un nemico che più non si teme. » Quanti avvenimenti dopo allora ! » Tutto vi sprona ad aiutare questo immenso movimento » italiano, che guida quelli che marciano e trascina coloro » che resistono. » Può darsi che ciò che noi desideriamo sia già seguito? » Può darsi che in questo momento, a fianco dell’ antica » bandiera di S. Marco, sventoli il vessillo tricolore, sim-» bolo delle ardenti simpatie delle giovani generazioni ! » Noi siamo ansiosi di sapere ciò che voi avete fatto : » informateci il più presto possibile : intanto noi vi espri-» miamo la speranza che, fissandosi un nuovo ordine di » cose, voi avrete pensato all’ unità d’Italia. » Unità ed indipendenza sono le parole sacre che rias-» sumono l’insieme dei voti e delle volontà della Penisola. » Casati, Presidente. » Giulini — Strigelli — Guerrieri. » Il 28 dello stesso mese il governo di Venezia notificava al Pontefice ed al re Carlo Alberto, nonché agli altri Stati d’Italia, il nuovo ordine di cose stabilitosi nel Veneto. Inviava del pari ai governi francese ed inglese ambasciatori incaricati di recare lettere di partecipazione del nuovo Stato, e di ottenere da quelle nazioni 1’ assicurazione di amichevoli relazioni. La condizione finanziaria della repubblica non era cer-