— 451 — quasi tutti soldati, corsero ad impadronirsi della batteria Pioma, posta alla strada ferrata. La notizia di questo attentato giungeva tosto, e Manin, raccolti alcuni ufficiali e guardie nazionali, si mosse incontro ai sollevati. Ulloa ed altri molti imitarono 1’ animoso esempio e con la compagnia svizzera ed altre truppe, fu accerchiata la batteria. Quei traviati di un’ ora di disperazione ritornarono in sé stessi, ed avviliti e confusi si ridussero al dovere, senza che una sola goccia di sangue cittadino fosse versato. Questo, il solo pericolo d’intestine discordie che nei 17 mesi di quel memorabile assedio siasi manifestato in Venezia. Il giorno 24 Manin rimetteva il governo della città al municipio col seguente decreto, che fu l’ultimo del governo di Venezia : « Il governo provvisorio di Venezia; i » Considerando che una necessità imperiosa costringe » ad atti, ai quali non può prender parte nè 1’ assemblea » dei deputati, nè un potere che emani dalla medesima, Decreta : » 1.° Il Governo provvisorio cessa dalle sue funzioni ; » 2.° le attribuzioni del Governo passano al municipio » della città di Venezia per tutto il territorio dipendente » fino a questo giorno da questo stesso Governo ; » 3.” L’ordine pubblico, la tranquillità, la sicurezza delle » persone e delle proprietà sono affidate alla protezione di