X 267 X che occorresse l’impianto di Palade, Farri, od altro lavoro nelli Canali, e Rivi saranno tenuti, prima d’intraprendere l’opera, di presentarsi al Dipartimento nostro per ottenere il permesso, previe sempre le dovute avvertenze, e cautele , a salvezza del pubblico transito delle Sarche ; e saranno obbligati di rimettere qualunque danno, o abbonimento, che venisse inferito ai Canali, e Rivi medesimi locchè verrà riconosciuto dall’ Uffizial Ingegnere a ciò destinato. Quarto. Non dovrà essere intrapresa da chi si sia alcuna Fabbrica da nuovo, nè demolir la vecchia per rifare o tutta , o parte di essa, nè Toladi , Rebalte, Parapetti a Botteghe, Balconade, Corridori, Cammini, Altane, Trombe, Condotti, Passatizj, Percoli, Belvederi, Casotti, Ponti de’particolari sì di Legno, che di Pietra, Alzati, Muri, od altri simili lavori, che possono occupar Terra, ed Aria, se prima non sia data a Noi la dovuta notizia; e ricevuta quindi la licenza , o quegli ordini, e misure che saranno credute opportune . Quinto. E siccome dalle Canne, che da1 coperti portano l’Acqua sulle Strade viene occupata TAria, e si risentono gravissimi incomodi, così resta stabilito, che per il de castero quando rimetter si dovessero, debba-si parteciparlo al Dipartimento per dipendere dalle sue Deliberazioni ; restando nella L 1 2 ere-