Gimimttca n ptthca assai poco comodo all'interno, pesante e poco veloce, ina* tile mine nave da combattimento ». « £ vero che una testa quadra dell’ingegneria navale ha fatto sostituire una scaletta di poppa in bronzo con un’altra di legno ed aveva proposto di limare i pomi delle porte per alleggerire la nave (storico!) », ma il complesso non andava, sicché < alle prove, alquanto incomplete per la ristrettezza del tempo, ed alle quali non ho assistilo, si ebbe una velocità massima di migli* quattoidici. Ecco il buon risultato delle sapienti economie! » Appetta installati a bordo il Principe assunse il suo turno di servizio e Cagni fu ufficiale di rotta. Per il Duca erano stati arredati due camerini con mobili pretenziosi e assurdamente irrazionali: « Costruiti a cupole e guglie come il duomo di Milano in modo che k» spazio interno è ridotto a zero; e dire che i mobili si fanno generalmente e più spinalmente a bordo per contenere la roba! Oltre a ciò una dozzina di specchi almeno dei quali Sua Altezza si è affrettata a farne togliere la maggior pane ». Per suo conto Cagni aveva un intero camerino a disposizione e ne confrontava soddisfatto la comodità al paragone del misero quadrato guardiamarina della “Pisani’* dove aveva dormito con tre ooUcgtu per parecchi anni di navigazione. Il 4 novembre la partenza fu solenne per la presenza del Principe che fu salutato da Canevaro. Se Cagni non pativa là generale commozione do coUcghi c dei marinai, tuttavia constatava gb effetti dell'età più adulta confrontando il suo stalo d’animo piò troie die lieto con l’ansia gioiosa che dodici anni prima lo aveva esaltato alla partenza dalla sterna città per un viaggio simile. Ora seguiva •I destino per senso di dovere mentre allora il cuore gli traboccava di un entusiasmo rgossUco Ma c’era slata di meno una lunga serie di ahri viaggi, di partenze, di lontananze e ritorni che avevano sfogata la sua curiosi là del mondo. Per entusiasmarlo ancora sarebbero ormai occorse ben ahre imprese. Eppure In attendevano nuove esperienze che avrebbero appunto eccitata l'ambizione delle due « teste aerar • a dedicare una Use deila loro vita all'esplora-