246 Colpi di testa lotta al ministero della Marina con Cagni sottosegretario. Ma il comandante assai preoccupato perché la “ Napoli ” era stata superata da altre navi nelle gare di tiro, non se ne rallegrò, anzi scrisse: « Sarebbe grossa. Ma temo sarebbe anche la mia rovina. Devo ancora lavorare e imparare molto per tenere bene una posizione simile ». Ed erano parole sincere contenute in una lettera confidenziale alla famiglia. In quegli stessi giorni si era sparsa la notizia della pretesa scoperta del Polo Nord da parte dell’americano dott. Cook, e Cagni, tornato dalle esercitazioni, fu cercato e interrogato dai giornalisti come uno dei massimi competenti in argomento. Ma, sempre in sospetto contro gli intervistatori, si sfogò: « È invero difficile parlare con gente cosi ignorante, e pericoloso affidare loro le proprie idee, per cui mi convinco ogni volta di più che meno si parla coi pubblicisti (cosi essi si chiamano) e meglio è. Il Cook avrebbe percorso in media ventidue chilometri al giorno, rapidità di marcia veramente straordinaria, quasi inverosimile se si pensa che Peary ne fece due e mezzo, Nansen quattro, io sette e nella sola andata, che è stata pur rapidissima, raggiunsi una media che è stata di dodici chilometri e poco più. Il Cook deve aver avuto molta fortuna ed io sono lieto per lui. Cosi Peary ed io passiamo agli archivi ! Del resto il mio spirito è cosi lontano da tutta quella roba, che per quanto mi sia cercato dentro l’anima, non vi ho trovato alcuna impressione né piacevole né spiacevole per la notizia strabiliante. Solo una gran meraviglia perché ero convinto che con le slitte e partendo dalle terre circumpolari fosse impossibile arrivarci ». Insisteva che ormai solo la Marina e la famiglia rappresentavano le luci della sua vita. In realtà, dopo le esperienze del mondo noto ed ignoto, ora le sue ambizioni puntavano su qualche impresa militare in rapporto alla sua crescente convinzione della necessità di affermare la potenza italiana. In quanto al Cook, lo stupore disinteressato e distaccato di Cagni era fin troppo generoso: non si tardò molto a scoprire che quello pseudo-esploratore non era che un millantatore ignorante e squilibrato. Cagni non era arrivato a supporre un uomo capace di un