— 218 — Municipalità, il Comandante austriaco giurò, sulla sua parola d’onore ed in nome di Sua Maestà, di conservare la Municipalità ed il Capitolo, di rispettare il S. Monte di pietà e gli altri luoghi pii, le proprietà e le sostanze degli abitanti, e di mantenere l’esenzione dalla coscrizione militare. Quindi le truppe fecero l’ingresso in città, mentre la popolazione sostituiva al tricolore la coccarda bleu ed aranciata, colori istriani. Al dopopranzo dello stesso giorno una parte delle truppe partì perPola, l’altra rimase in Rovigno con due cannoni : in porto gettò l’ancora una cannoniera. Due giorni dopo, la guarnigione fu rinforzata con altri 300 uomini, ed allora anche il conte di Klenau si partì per Pola. E qui giova notare come due fossero state specialmente le ragioni per cui in seno alla Municipalità era prevalsa l’opinione di scendere a patti cogli Austriaci. La prima, l’impossibilità, per il pessimo stato in cui si trovavano le opere fortificatorie, di resistere ad un assalto nemico ; la seconda, la speranza che il nuovo Governo, in premio dell’ arrendevolezza dimostrata dalla popolazione, conserverebbe le nuove istituzioni municipali, e confermerebbe la libertà di commercio meta costante alle aspirazioni dei Rovignesi, e cui la Municipalità s’era affrettata a decretare tosto nei primi giorni di sua esistenza. In conformità a ciò, già nel giorno 18 partirono per Capodistria il Dr. Borghi ed il Capit. Facchinetti, deputati della Municipalità, onde presentare a S. Ecc. il conte Raimondo di Thum cesareo regio Commissario, apposito memoriale 19) allo scopo di ottenere : — „Che Rovigno fosse stabilito a porto franco sul piede di Trieste, ed esente dalla coscrizione militare; — che fosse costituita a capitale della provincia; — che venisse conservato il suo Magistrato; — che non venissero aumentate le imposizioni“. Ma ben presto, cessato il primo entusiasmo, la fatale discordia fra cittadini e popolani, che da secoli teneva divisa la città, ritornò a gala; e già il giorno 21 giugno vediamo partire per Capodistria un delegato del popolo allo scopo di presentare al c. r. Commissario un memoriale,, segnato da moltissime persone, contro la nuova Municipalità. 19) Il Memoriale, tratto dai surricordati Atti della Municipalità di Rovigno trovasi riportato nell’Appendice XXII.