- 274 - goffo e basso situato presso il muro della Chiesa verso ponente, nell’ aprile del 1650 fu presa parte nel Consiglio dei cittadini di erigerne uno nuovo. A tal uopo fu invitato il proto architetto Alessandro Manopola di portarsi qui da Parenzo, e questi il dì 20 febbraio del seguente 1651, presentò il modello che fu da tutti applaudito. Li 3 dicembre fu posta solennemente la prima pietra, senza però progredire nel lavoro, dovendosi prima ed atterrare totalmente il vecchio per servirsi di quel materiale, e sgombrare il sito ad apparecchiarne altro più largo pel nuovo. — Il dì 7 ottobre 1654 si diede principio alla fabbrica con soli ducati 200 dalla cassa del Fontico, e con sole lire 800 disponibili da quella della Chiesa, sotto la direzione dell’ architetto Antonio Fassolla milanese, dal borgo di Lugano. Mancato questi — si crede per morte — fu surrogato da Antonio Man, pur milanese con atto 7 marzo 1668, e finalmente sottentrò il terzo architetto Cristoforo Ballan, che diresse il lavoro fino al suo perfezionamento, che fu negli ultimi mesi del 1680. Sicché questa imponente fabbrica durò 26 anni, più volte però interrotta e a lungo sospesa „per le congionture dei tempi sinistri et calamitosi e per altre molte impotenze“ '-), fra le quali la povertà della popolazione, la quale concorse anche coll’ offerta annua d’ una libbra d’olio per ogni macina di oliva fino al compimento. Le cave di S. Pietro poco distanti dall’orto dei nostri Padri Francescani somministrarono il restante bisogno della pietra per quest’opera colossale. Finché si fabbricava il nuovo Campanile, tenevansi le campane in una torricella, a tal uopo eretta, che dava l’entrata nel Cimitero dalla parte della Grisia, e venne atterrata all’epoca della costruzione della nuova Chiesa, ove furono posti in opera quei materiali. La statua gigantesca di rame, che su perno si gira alla direzione del vento, mirabile lavoro delli Vincenzo e Gio. Batta fratelli Vallani da Maniago, fu posta sulla piramide il dì 11 giugno 1758, in luogo dell’altra di legno foderata di rame incendiata dal fulmine il dì 10 luglio 1756. La solida costruzione di questa eccelsa ed elegante torre non permise che il tempo edace la danneggiasse; ma n’ebbe a l2) Libro Fabbrica campanile.