- 157 - felucca a guardia del medesimo; e non bastando questa, anche un distaccamento di sei uomini con un sergente sotto la direzione d’un alfiere onde assistessero l’Ufficio di sanità. I Rovignesi non si lasciarono intimorire da queste misure, e col pretesto che le barche peschereccie abbisognavano d’accostarsi in alto mare a quelle barche forestiere che recavano le mazzenette per la pesca delle sardelle, e che in Yaldibora esistevano vari magazzini di sardelle, rivolsero una petizione chiedendo instantemente l’abolizione di tutte le sopradette misure sanitarie. Ed ecco, quanto, nel licenziare la loro domanda, rispondeva 17) il Provveditore alla Sanità in data 13 maggio 1764: „Solita già cotesta scorretta popolazione a declinar sempre, a differenza di tutti gli altri luoghi di questa Provincia, dal vero sentiero della dovuta ed esatta obbedienza, sovvertendo con continuate contraffazioni le leggi più sacre che la impediscono, .... vorrebbero ora col tenore del loro ricorso in piena libertà l’inosservato porto di Yaldibora, come quello che, somministrato avendo la facilità ad ogni genere di contrabbandi, fu in ogni tempo uno dei principali impegni, che alterassero le applicazioni e le sollecitudini delle cariche. Vorrebbero col pretesto di riponere ne’ magazzeni da pochi anni eretti colà, maliziosamente le sardelle e di asciugar le reti, che non gli fosse impedito l’uso di quel porto per dirigersi a loro talento, e mescolar talvolta, sotto questo pretesto, qual di più che sogliono inchiettar, e provveder col libero commercio d’altre barche, che trovano talvolta di ventura, e talvolta anche di concerto sul mare. Così confondendo, con tali loro artificiosi pretesti di necessità, li occulti disegni, si lusingano di carpire l’assenso di por sossopra ogni legge. Alla libertà di quel porto cui sì industriosamente aspirano, inclinati egualmente li scuopre a voler anche abbinata quella del mare, e tuttoché coonestino l’istanza loro per poter accostarsi alle sole barche che portano l’esca delle mazenette, nascosta traspira non ostante l’idea di aver in pieno arbitrio una libera communicazione sul mare, e per poter a man franca ridursi alle interdette isole del Quamero, dove, soliti essendo trasferirsi alla pesca, usano egualmente senza la menoma soggezione o riguardo accostarsi in quei seni, e communicair per tutto senza 1') Angelini, Ms. Terni. 4, 85.