— 318 - IV. L’Isola di S. Andrea. (Kandler, l’Istria, 4, n. 87, pag. 145 e l‘J8). „Sull’isola di S. Andrea si veggono gli avanzi del convento dei minori osservanti di epoca recente e di epoca del secolo XV, la quale ultima si manifesta e nel genere della muratura, e nel sesto acuto adoperato nelle arcate e nelle finestre ; però quel sesto acuto, foggiato alla orientale, che fu gradito ed usita.to spesso in Venezia, ed in forma che si vede al punto di transizione del semicerchio; di costruzione più antica non vi ha che la trulla o cupola, o per meglio dire tutto il centro della croce, che è pianta della chiesa. Gli archi che esistono ancora di antica costruzione e che sorreggono la cupola, sono a semicerchio perfetto, 1’ opera di muratura è quale si riscontra nelle belle opere dei tempi bizantini dell’Istria del VII e dell’Vili .secolo. Se da ciò che rimane è lecito di fare induzione all’ antica pianta della chiesa o piuttosto della cappella, diremmo che fu questa a croce greca, coll’abside a semicerchio, che la larghezza della chiesa fosse internamente di quattro metri e tre decimetri. La cupola rotonda poggiava sulla pianta quadrata che forma il centro della croce, sostenuta agli angoli da quattro archi gettati traversalmente ; la calotta perfettamente rotonda poggia ad archetti collocati all’ ingiro, soltanto per decorazione, e non più alti che porti il mezzo cerchio. In altri edifizì questa decorazione serve per finestre collocate tutte all’ ingiro ; non così in S. Andrea di Rovigno, nel quale la luce penetrava nella cupola da quattro finestre rotonde, una delle quali esiste tuttora ed ha per chiusura una tavola di pietra lavorata a traforo come appunto costumavasi nei tempi giustinianei. La cupola nell’interno mostra traccia di essere stata dipinta a fresco, nell’esterno conserva quella forma che già aveva la chiesetta di S. Caterina nel porto di Pola e che noi segnammo a pag. 91 e 92 della seconda annata dell’„Istria“. Ripetiamo che l’opera sia del secolo VI inclinante al VII, non già chiesa abbaziale di monaci, ma piuttosto cappella. In quale concordanza stia questa coll’ antica