— 205 - tre legni da guerra; ai 6 diede fondo al Quieto la squadra del Golfo capitanata dal Trevisan ; ai 12 vennero chiesti a Rovigno piloti per la detta squadra incaricata a guardare il Golfo ; ai 25 arrivò S. E. Andrea Moro Capitano straordinario del Golfo4) incombenzato a difendere le spiagge dell’ Istria ; avvenimenti tutti che infondevano novello ardore negli abitanti, e davano loro motivo a sperare che il veneto Leone facesse nuovamente sentire ai nemici della República la potenza de’ suoi artigli5). Se non che il Senato veneto, che aveva provvisto con grande lentezza agli armamenti, cedendo ora alla prepotenza oltraggiosa di Bonaparte, vi desistette del tutto, rispondendo agl’incessanti soprusi con deplorabile rassegnazione. Ed il Bonaparte intanto, al principio dell’anno seguente 1797, s’avanzava verso il cuore delle province austriache indarno fronteggiato dall’arciduca Carlo. Gli eccessi di cui s’era resa colpevole la rivoluzione in Francia, specialmente in riguardo al culto cattolico ed agli ecclesiastici, quindi le angherie commesse dalle truppe del Bonaparte nel territorio veneto da lui occupato, avevano ancor più esacerbato 1’ animo delle masse, già poco ben disposte verso i Francesi. Sul mezzogiorno del 15 febbraio del detto anno 1797, gettò l’ancora nel porto di Rovigno la fregata francese „La Brune“ con due martegai, partita da Tolone e diretta per Venezia. Venuti in Sanità, chiesero piloto. Fu loro risposto che i piloti si trovavano a Parenzo e che si darebbe loro una barca di scorta sino colà. Per il momento s’acquetarono ; ma alla mattina seguente vollero che si mandasse a prendere il pilota a Parenzo ; per il che fu colà spedita una brazzera. Poscia sul mezzodì 4) Nella visita fattagli dai Giudici, S. E. Andrea. Moro espresse nuovamente i sentimenti di gratitudine del Senato per l’attaccamento dimostrato dai Rovignesi anche in questa occasione al loro Principe. 5) Scrive il Romanin o. c. p. 317 : „Generale era l’ardore suscitatosi nei cittadini di veder armata la República e poste le province in istato di decorosa difesa, anzi tant’ oltre andarono che altre spontanee offerte aggiunsero, e l’esempio passando anche alle Province d’oltremare, si videro con sorprendente emulazione territori, comunità, città, Castelli, tutt’ i corpi ecclesiastici e le laiche corporazioni concorrere volenterosi in soccorso della madrepatria.