— 387 - 10 troviamo in un documento del 1183. Adunque la Prepositura in Ro vigti o è al certo posteriore al 1010, e come opina anche 11 can. Caenazzo (v. pag. 257) di poco anteriore al 1178. 8. La Zanfarda, detta anche Almutia, la portavano tanto i canonici delle Cattedrali, quanto quelli delle Collegiate. ,,A1-mutium seu Almutia insigne indumentum Canonici seu Beneficiati in Cathedralibus et Collegiatis 9. Che la controversia per il vescovato di Rovigno sia antica, non v’è documento che lo dimostri. L’incontriamo per la prima volta negli scritti del Bellone che diedero origine alle pretese del de Nores; e poi se ne tace, per quanto ne so, sino alle publicazioni del Dr. Kandler. Che poi i Rovignesi abbiano desiderato di vedere la loro città, che contava quasi 10.000 anime, onorata dalla residenza d’un vescovo, mentre lo era Parenzo, la quale non contava che qualche centinaio di abitanti, può essere probabile ; questo non mostrerebbe altro che la nobile ambizione d’una città cattolica di vedere decorata con nuove onorificenze la sua Chiesa madre. Ma che i Rovignesi abbiano accampati diritti in successione di altra Chiesa vescovile, non consta. Fu anche detto che la chiesetta della SS. Trinità al Lago fosse stata l’antico battistero di Rovigno. Siccome nessuno vorrà supporre che la chiesa parrocchiale fosse situata sul. monte (isola) di S. Eufemia ed il suo battistero fuori delle mura al di là del ponte, si dovrebbe adunque ammettere ehe lì vicino alla detta cappella della Trinità vi avesse esistito l’antica chiesa parrocchiale e numerose altre abitazioni. Ma in tutte quelle adiacenze non furono mai trovate nè tracce nè ruderi di fabbricati; e sì che il suolo venne tutto smosso e per farvi il lago e per costruirvi i torchi, la fabbrica di tabacchi e numerosi altri edifìci. Il Dr. Kandler scrive nell’ opuscolo Omaggio e pietà, 1858, pag. 11: „Esplorato il suolo della chiesetta, ebbi certezza che in mezzo stava altravolta vasca da battezzo“. É noto in quella vece che quel buco che si vedeva nel pavimento era uno scavo fatto in una notte dell’ inverno 1854 da alcuni cerca tesori, come lo confessarono essi stessi a persone degne di fede. 22